11. Vacanze, viaggi, occasioni speciali e feste

mangiare in fast food durante la dieta

Seguo la mia dieta da più di un anno, ormai. In questi mesi ho viaggiato, ho frequentato gli amici, sono stata ai pranzi di Natale e alle cene dell’ultimo dell’anno, sono stata in vacanza, ho mangiato fuori casa decine di volte. E ad oggi peso 12 chili in meno di quando ho iniziato.

Avevo una bilancia in borsa? Certamente no!

Ci sono occasioni in cui non è possibile prendere nota con esattezza delle quantità degli alimenti, e soprattutto non si può scegliere esattamente cosa mangiare. In queste occasioni io ho sempre cercato di non esagerare, mangiare pure i cibi deliziosi e ipercalorici, ma limitando le quantità ed assaporandoli lentamente.

Per evitare che di restare troppo presto col piatto vuoto, che poi una padrona di casa solerte tende a riempire, cerco di mangiare lentamente, magari sorseggiando un po’ d’acqua fra un boccone e l’altro, o anche chiacchierando più del solito.

Abbiamo l’abitudine di socializzare sempre intorno a una tavola imbandita, ma per socializzare non serve mangiare in abbondanza, chiacchierare con gli altri commensali funziona anche meglio!

E in vacanza?

In questo caso parliamo di giorni interi fuori casa, e non di una singola occasione. Il vantaggio è che però in un certo senso si può scegliere, per esempio fra patatine fritte e insalata, o fra un pesce ai ferri e una lasagna.

foto Roman Kraft | Unsplash

Anche i bar hanno pietanze meno caloriche, servono insalate con pollo o tonno, e perfino nei menu fissi dei fast food si può scegliere la frutta al posto del dolce o delle patatine fritte.

A me è capitato, in vacanza, di arrivare di sera tardi in città, e l’unico locale aperto era un fast food. Avremmo preferito qualcosa di salutare, ma non c’era altro nelle vicinanze: era tardi e avevamo fame. Io ho ordinato un menu con insalata di pollo e spicchi di mela al posto delle immancabili patatine. Non ho condizionato in alcun modo i miei amici, mi sono adattata a quello che c’era, ma al tempo stesso ho evitato i cibi “peggiori” per la mia salute.

Insomma, non ci sono scuse. Tutto sta a farsi forza e fare la scelta giusta, sapendo che ogni chilo riguadagnato in pochi giorni sarà smaltito in settimane di dieta.

Al rientro a casa, dopo 2 settimane di vacanza, la bilancia era ovviamente salita, ma non tantissimo: esattamente 2,4 chili. E per fortuna che sono stata alla larga da patatine fritte e croissant!

Una volta a casa, però, ho immediatamente ripreso le buone sane abitudini, e in circa un mese sono tornata a pesare esattamente quanto il giorno della partenza, sempre seguendo il solito metodo (inclusa la regola del giorno libero), e cercando di fare il più possibile movimento.

[foto: Pixabay + Roman Kraft(Unsplash)]

Il blog della dieta di Elena Gattini